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venerdì 25 aprile 2008

Il Conclave

Conclave è un termine che deriva dal latino, cum clave, cioè (chiuso) con la chiave.
All'inizio del Cristianesimo, l'elezione del successore di San Pietro avveniva nell'assemblea dei Cristiani di Roma. Con il diffondersi della nuova religione, l'elezione del Papa fu dal 336, per ordine di Papa Marco, riservata ai sacerdoti di Roma, nel 1059 il Papa Niccolò II decise di riservare l'elezione del Papa ai soli cardinali vescovi ed infine nel 1179 il Papa Alessandro III decise che all'elezione del Papa doveva partecipare tutto il collegio cardinalizio.
Nel corso dei secoli, l'elezione del Papa fu spesso soggetta all'influenza di re ed imperatori che davano indicazioni o ponevano il proprio veto. L'ultimo episodio fu nel 1903 quando l'imperatore d'Austria pose il suo veto all'elezione di uno dei cardinali. In quell'occasione venne eletto al soglio di S. Pietro il cardinale Sarto, che assunse il nome di Pio X, il quale nel 1904 stabilì che nessuno avrebbe mai più potuto porre veti nell'elezione del Papa. Il concilio di Lione del 1274 stabilì che i cardinali dovevano riunirsi in conclave per l'elezione del Papa onde evitare problemi di ingerenze esterne e di ritardi. Le regole del conclave furono variate durante il corso dei secoli e rese sempre più rigide a seguito di particolari episodi come quello che nel 1268, alla morte di Papa Clemente IV, vide impegnati i cardinali per ben 33 mesi prima di eleggere il nuovo Papa Gregorio X. In quell'occasione il conclave si tenne a Viterbo e dopo 33 mesi, visto che il nuovo Papa non era stato ancora eletto, i viterbesi rinchiusero i cardinali nel palazzo vescovile, scoperchiarono il tetto fornendo loro solo pane ed acqua. In pochi giorni si arrivò all'elezione del nuovo Papa.
I conclavi si sono quasi sempre tenuti a Roma ed in particolare nella Cappella Sistina da quando questa fu realizzata.
L'attuale normativa prevede che all'elezione del Papa partecipino i cardinali con esclusione degli ultraottantenni. L'elezione avviene con votazione segreta, non si usa più l'acclamazione dei primi secoli, ed è richiesta una maggioranza dei 2/3 dei votanti. L'attuale Papa, Benedetto XVI, ha introdotto una nuova regola che prevede che dal 35° scrutinio si procede al ballottaggio tra le due persone più votate. Dopo la votazione, le schede vengono bruciate in una stufa aggiungendo delle sostanze chimiche che danno origine ad una fumata nera se il Papa non è ancora stato eletto o ad una fumata bianca quando l'elezione è avvenuta. La fumata è visibile nella Piazza S. Pietro dove sostano tanti fedeli che possono subito capire il risultato della votazione e prepararsi ad acclamare il nuovo successore di San Pietro.
E' il caso di ricordare che può essere eletto Papa ogni maschio battezzato.

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