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sabato 4 ottobre 2008

San Francesco d'Assisi Patrono d'Italia





Oggi 4 ottobre in Italia si festeggia San Francesco d'Assisi.


San Francesco d'Assisi nacque ad Assisi nel 1182 ca. e morì nel 1226. Giovanni Francesco Bernardone, figlio di un ricco mercante di stoffe, istruito in latino, in francese, e nella lingua e letteratura provenzale, condusse da giovane una vita spensierata e mondana; partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, e venne tenuto prigioniero per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo avrebbe indotto a mutare radicalmente lo stile di vita: tornato ad Assisi nel 1205, Francesco si dedicò infatti a opere di carità tra i lebbrosi e cominciò a impegnarsi nel restauro di edifici di culto in rovina, dopo aver avuto una visione di san Damiano d'Assisi che gli ordinava di restaurare la chiesa a lui dedicata.Il padre di Francesco, adirato per i mutamenti nella personalità del figlio e per le sue cospicue offerte, lo diseredò; Francesco si spogliò allora dei suoi ricchi abiti dinanzi al vescovo di Assisi, eletto da Francesco arbitro della loro controversia. Dedicò i tre anni seguenti alla cura dei poveri e dei lebbrosi nei boschi del monte Subasio. Nella cappella di Santa Maria degli Angeli, nel 1208, un giorno, durante la Messa, ricevette l'invito a uscire nel mondo e, secondo il testo del Vangelo di Matteo (10:5-14), a privarsi di tutto per fare del bene ovunque.
Tornato ad Assisi l'anno stesso, Francesco iniziò la sua predicazione, raggruppando intorno a sé dodici seguaci che divennero i primi confratelli del suo ordine (poi denominato primo ordine) ed elessero Francesco loro superiore, scegliendo la loro prima sede nella chiesetta della Porziuncola. Nel 1210 l'ordine venne riconosciuto da papa Innocenzo III; nel 1212 anche Chiara d'Assisi prese l'abito monastico, istituendo il secondo ordine francescano, detto delle clarisse. Intorno al 1212, dopo aver predicato in varie regioni italiane, Francesco partì per la Terra Santa, ma un naufragio lo costrinse a tornare, e altri problemi gli impedirono di diffondere la sua opera missionaria in Spagna, dove intendeva fare proseliti tra i mori.Nel 1219 si recò in Egitto, dove predicò davanti al sultano, senza però riuscire a convertirlo, poi si recò in Terra Santa, rimanendovi fino al 1220; al suo ritorno, trovò dissenso tra i frati e si dimise dall'incarico di superiore, dedicandosi a quello che sarebbe stato il terzo ordine dei francescani, i terziari. Ritiratosi sul monte della Verna nel settembre 1224, dopo 40 giorni di digiuno e sofferenza affrontati con gioia, ricevette le stigmate, i segni della crocifissione, sul cui aspetto, tuttavia, le fonti non concordano. Francesco venne portato ad Assisi, dove rimase per anni segnato dalla sofferenza fisica e da una cecità quasi totale, che non indebolì tuttavia quell'amore per Dio e per la creazione espresso nel Cantico di frate Sole, probabilmente composto ad Assisi nel 1225; in esso il Sole e la natura sono lodati come fratelli e sorelle, ed è contenuto l'episodio in cui il santo predica agli uccelli. Francesco, che è patrono d'Italia, venne canonizzato nel 1228 da papa Gregorio IX. Viene sovente rappresentato nell'iconografia tradizionale nell'atto di predicare agli animali o con le stigmate.


Il Cantico di Frate Sole

Altissimo, onnipotente,bon Signore, tue so le laude,la gloria e l'onoree omne benedizione,A te solo, Altissimo, se confanonullo omo è digno te mentovareLaudato sie, mi Signore,cun tutte le tue creature,spezialmente messerlo frate Sole,lo quale è iorno,e allumini noi per luiEd ello è bello e radiantecun grande splendore:de te, Altissimo, porta significazione.Laudato si, mi Signore,per sora Luna, le Stelle:in cielo l'hai formate clarite e preziose e belleLaudato si, mi Signore,per frate Vento, e per Aere e Nubiloe Sereno e onne tempo,per lo quale a le tue creaturedal sustentamentoLaudato si, mi Signore,per sor Aqua la quale è molto utilee umile e preziosa e castaLaudato si, mi Signore,per frate Foco, per lo qualeenn'allumini la nocte:ed ello è bello e iocondoe robustoso e forte.Laudato si, mi Signore,per sora nostra madre Terra,la quale ne sostenta e governa,e produce diversi fructicon coloriti flori ed erba Laudato si, mi Signore,per quelli che perdonanoper lo tuo amoree sostengoinfirmitate e tribulazione. Beati quelli che 'l sosterrannoin pace, ca da te, Altissimo,sirano incoronati.Laudato si, mi Signore,per sora nostra Morte corporale,la quale nullo omo viventepo' scampare Guai a quelli che morranno ne le peccata mortali! Beati quelli che troveràne le tue sanctissime voluntati,ca la morte seconda no li farrà maleLaudate e benedicite mi Signore,e rengraziate e servitelicun grande umiltate.
Foto dall'alto in basso:
Ritratto di S. Francesco ad opera di Cimabue - San Francesco rinuncia alle sue vesti opera di Giotto - La tonaca indossata da S. Francesco - Tomba di San Francesco ad Assisi.

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