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martedì 11 novembre 2008

La Reggia di Caserta




L'Europa del Settecento, al livello delle sue classi dominanti, forma una sola nazione la cui omogeneità non ha riscontro in alcuno dei secoli precedenti. Da Parigi a Pietroburgo e da Berlino a Napoli segni evidenti si ritrovano nel costume come nell'uso universale della lingua francese, nel cosmopolitismo delle aristocrazie e degli intellettuali come nella filosofia dell'Illuminismo, nelle regge dei regnanti come nel gusto artistico o nelle logge massoniche. Le regge, simbolo degli splendori e del mecenatismo delle monarchie, sopravvissute a rivoluzioni, bombardamenti e incuria, rappresentano l'elemento più tangibile della grandiosità delle dinastie che le hanno volute e vissute.


Il giovane principe Carlo di Borbone, allora diciassettenne, iniziò il suo viaggio verso l'Italia, dove contrasse il vaiolo. L'Europa era di nuovo in subbuglio a causa della lotta dinastica per il trono polacco, rimasto vacante alla morte del re Augusto II. In seguito alla pace tra Spagna, Austria e Napoli si decise di scegliere come sposa per Carlo la principessa Maria Amalia di Sassonia, figlia del re di Polonia e nipote dell'imperatore Giuseppe. Il matrimonio fu celebrato per procura e la sposa giunse a Napoli il 4 luglio 1738. La coppia ebbe cinque figlie femmine prima di avere il sospirato erede maschio, ma il principe Filippo era malato gravemente, e ciò condizionò forse il non facile carattere materno. In seguito la coppia ebbe altri figli, tra cui il futuro re di Napoli Ferdinando.


Il progetto della Reggia di Caserta, voluta da Carlo di Borbone e dalla moglie, fu presentato da Vanvitelli in sedici tavole incise su rame e non comprende solo la Reggia e le sue dipendenze, ma traccia la pianta e la fisionomia della nuova città che doveva sorgerle accanto, segna le strade di collegamento con i paesi vicini e, soprattutto, traccia la spina dorsale del progetto, il Gran Viale tra Napoli e la grande Cascata che sgorga dalla collina di Briano, a voler collegare idealmente la nuova capitale con la metropoli lontana passando per il Palazzo Reale, punto di riferimento e unità di misura di una composizione senza confini, su cui esso domina con la sua mole squadrata e la sua imponenza volumetrica; il Palazzo è collegato idealmente a Napoli dal nastro bianco che si stacca dalla Cascata e sembra segnare il percorso d'acqua per raggiungere la capitale. Il Viale doveva essere costeggiato da ruscelli, derivazioni dell'acquedotto carolino, ma non fu mai realizzato.

2 commenti:

silvia ha detto...

Bellissima la stampa della Reggia di Caserta: dove si trova? Chi è l'autore?

silvia ha detto...

Chi è l'autore della stampa della Reggia di Caserta e dove si trova?

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