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mercoledì 21 dicembre 2011

Solstizio d'inverno


La definizione del termine solstizio ovvero "ciascuno dei due momenti dell'anno, corrispondenti a due punti sull'eclittica, in cui il Sole si trova alla massima distanza dall'equatore celeste (circa 23 gradi e mezzo)"  può non essere compresa da tutti. In termini più pratici, si può dire che il solstizio d'estate (21 giugno) è il giorno in cui si hanno più ore di luce durante tutto l'anno. Al contrario il solstizio d'inverno è il giorno in cui le ore di luce sono di meno.
Oggi è il giorno più corto dell'anno ma  allo stesso tempo segna l'inizio di quel periodo in cui la luce torna a crescere annunciando  il ritorno, prossimo, al calore, alla vita.
Il solstizio d'inverno è sempre stato celebrato in Europa e nel nord in particolare. Nelle campagne la festa era associata alla celebrazione del sole e della madre terra che si prepara alla futura semina, riscaldata da primi raggi di sole.
In nord Europa la festa era nota col nome di Yule (da cui deriverà il termine Jul, Natale in lingua svedese, e quindi Joulu, Natale in lingua finlandese), tra i simbolismi della festa di Yule, quello principale era la lotta tra il vecchio Re Agrifoglio ed il giovane Re Quercia, l'uno simbolo dell'oscurità e l'altro della luce, della rinascita. Agrifoglio, ormai vecchio, viene simbolicamente ucciso e sostituito con il giovane Re Quercia che si accinge a governare.
A Yule, i popoli nordici accendevano dei fuochi nei campi per incoraggiare il sole nel suo momento di massima difficoltà. Un ceppo, di quercia o di frassino, veniva portato in casa, deposto nel camino ed acceso con un pezzo del ceppo dell'anno precedente, che era stato tenuto allo scopo e per proteggere la casa, e lasciato bruciare per tutta la notte. 
I bambini andavano di casa in casa per regalare mele speziate ed arance, che tenevano in cesti di rami di pino insieme a dei gambi di grano ricoperti di farina. Le arance e le mele rappresentavano il sole, i rami l'immortalità e il grano simboleggiava il raccolto, la farina il trionfo della luce e della vita.
Altro simbolo di Yule era la ghirlanda, fatta di vischio e rami di abete, che simboleggiava la ruota che gira sempre, la vita che sempre ritorna.





  








sabato 17 dicembre 2011

Tallinn



















martedì 6 dicembre 2011

Oggi si festeggia il 94° anniversario dell'Indipendenza finlandese


Il 6 dicembre 1917, dopo la rvoluzione d'ottobre, la Finlandia dichiarò la propria indipendenza che fu riconosciuta l'anno seguente dalla Russia sovietica di Lenin.
Dal 1807, dopo la pace di Tilsit tra Napoleone e  Alessandro I di Russia, la Finlandia era stata un Granducato sotto l'amministrazione russa.
Dopo la dichiarazione d'indipendenza, in Finlandia scoppiarono disordini a causa della contrapposizione tra Rossi, che speravano di imporre anche in Finlandia l'esperienza bolscevica, ed i Bianci che temevano una riannessione dell'ex Granducato alla Russia sovietica.
I Bianchi, guidati dal generale Carl Gustaf Emil Mannerheim, grazie anche all'intervento della Germania, riuscirono ad avere la meglio sui Rossi.
Il 9 ottobre 1918 venne proclamato il regno di Finlandia, una monarchia costituzionale con a capo il re Väinö I di Finlandia, ovvero Federico Carlo d'Assia-Kassel, cognato dell'imperatore Guglielmo II.
Con la sconfitta della Germania nella prima guerra mondiale e la conseguenza abdicazione dell'imperatore Guglielmo II, anche il regno di Finlandia vede la sua fine con la rinuncia al trono di Federico Carlo il 14 dicembre 1918. Il regno di Finlandia era durato appena due mesi.
Nella primavera del 1919 nacque la Repubblica di Finlandia con Presidente Kaarlo .Juho Ståhlberg (1865-1952).
L'anno successivo, con il trattato di Dorpat, i sovietici riconobbero alla Finlandia il diritto di esistere come nazione indipendente.
Nel 1921 dopo una lunga contesa con la Svezia, la Società delle nazioni assegnò alla Finlandia le isole Åland  abitate da una popolazione di lingua svedese. Solo negli anni trenta infine, a seguito di disordini, venne sancito costituzionalmente il bilinguismo (finlandese e svedese) dello Stato finlandese.


martedì 29 novembre 2011

Sofi Oksanen

Nata a Jyväskylä (a circa 270 km da Helsinki) nel 1977 da mamma estone e papà finlandese, Sofi Oksanen ha pubblicato il suo primo romanzo "Stalinin lehmät" (Le vacche di Stalin) nel 2003 ottenendo da subito un grande successo di pubblico e critica. Nel 2005 ha pubblicato la sua seconda opera "Baby Jane".
L'ultima fatica di Sofi Oksanen è "Puhdistus" (La Purga). Inizialmente opera teatrale, rappresentata nel 2007 al Teatro nazionale di Helsinki con grande successo, è poi diventata un romanzo che  ha venduto oltre 170.000 copie in Finlandia (meno di 6 milioni di abitanti) affermandosi come il best-seller n.1. 
La Purga è la storia di una famiglia estone, dalla seconda guerra mondiale, all'invasione sovietica fino all'indipendenza del 1992. La storia è molto avvincente, l'attenzione del lettore è sempre viva grazie anche ad uno stile narrativo intenso e scorrevole sempre ricco di particolari e scenari che si susseguono fino a definire quella sorta di puzzle i cui pezzi sono le vite dei protagonisti.
Un libro da "gustare" insomma, grazie anche ad una eccellente traduzione in italiano. 
Il romanzo ha vinto tanti premi in Finlandia ed all'estero ed è stato tradotto in 38 lingue.
La Purga è stato pubblicato in italiano nel 2010 da Ugo Guanda Editore.
Foto: Sofi Oksanen
Per saperne di più:

lunedì 14 febbraio 2011

Auguri a tutti gli innamorati

San Valentino


San Valentino fu vescovo e martire cristiano. Nato nel 176 fu convertito al Cristianesimo ed ordinato Vescovo.
Fu martirizzato sotto l'Imperatore Aureliano e morì decapitato nel 273.
E' considerato patrono degli innamorati.
Il corpo del Santo è custodito nella Basilica di San Valentino a Terni.

La festa che si celebra il 14 febbraio fu istituita nel 496 dal papa Gelasio I che decise di sostituire alla festività pagana della fertilità, i cosiddetti lupercalia in quanto dedicati dedicati al dio Luperco, una festa ispirata al messaggio d'amore che San Valentino diffuse durante tutta la sua vita.

giovedì 6 gennaio 2011

Perché l´aeroporto di Helsinki non chiude per neve?


Negli ultimi giorni abbiamo sentito in tv o letto nei giornali dei tanti aeroporti nel mondo bloccati dalla neve. Chi non ha visto le immagini di persone che bivaccavano negli aeroporti non sapendo quando e come avrebbero potuto proseguire il proprio viaggio? Qualcuno di noi sará anche stato coinvolto in una situazione del genere e puó ben dire quanto stress e quanto disagio ci sia dietro tutto questo. Una cosa peró ci colpisce, come mai gli aeroporti dei Paesi scandinavi, dove solitamente nevica di piú che in altri, non hanno registrato chiusure mentre i maggior aeroporti europei, Londra e Francoforte in particolare, nei giorni scorsi, hanno dovuto cancellare centinaia di voli a causa della neve? In  un articolo di dicembre, la BBC ha cercato di spiegare come mai l´aeroporto di Helsinki, dove l´inverno scorso sono caduti ben 188 cm. di neve e nel solo dicembre 2010 ben 65 cm.,  ha chiuso per neve, l´ultima volta, nel 2003 e solo per mezz´ora. L´intervista alla Sig. Kala, portavoce dell´aeroporto di Helsinki-Vantaa, é molto significativa. L´aeroporto di Helsinki gestisce 600 voli al giorno, tra decolli ed atterraggi,  é dotato di 3 piste, di 250 mezzi vari per la rimozione di neve e ghiaccio, é dotato di un ufficio "desk snow" che segue ora per ora l´andamento meteo e stabilisce il numero di persone extra (stagionali) e mezzi necessari perché tutto sia a posto. Ad Helsinki la temperatura puó scendere anche a 25 gradi sotto zero, ma la Sig.ra Kala afferma che la temperatura peggiore per loro é quella attorno allo zero perché nell´aria c´é molta umiditá per cui si forma continuamente ghiaccio e si rende necessario utilizzare spazzole speciali per la sua rimozione o in casi estremi ricorrere a sostanze chimiche. Per fare un paragone, l´aeroporto londinese di Heathrow, che gestisce un numero di voli doppio,  ha 2 piste per cui quando una é chiusa per la rimozione della neve e del ghiaccio, iniziano subito i problemi. Ci pare di capire che maggiori investimenti ed una seria organizzazione del lavoro sono alla base dell´efficienza finlandese. Una ultima considerazione della BBC, l´aeroporto di Heathrow é di proprietá privata a differenza di quello di Helsinki-Vantaa di proprietá dello Stato.

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Helsinki, Finland
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