BENVENUTI - TERVETULOA - VäLKOMMEN

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sabato 28 giugno 2008

Lo sapevate .....


Che è impossibile mordersi il gomito.

Che la Coca Cola era originariamente verde.

Che è possibile far salire le scale ad una vacca ma non fargliele scendere.

Che il verso di un'anatra (Qua, qua) non fa eco e nessuno sa perchè.

Che un coccodrillo non può tirare fuori la lingua.

Che i porci non possono fisicamente guardare il cielo.

Che è impossibile starnutire con gli occhi aperti.

Che l'accendino è stato inventato prima dei fiammiferi.

Che ogni re delle carte rappresenta un grande re della storia:
Picche: Re David. Fiori: Alessandro Magno. Cuori: Carlomagno. Quadri: GiulioCesare.

Che moltiplicando 111.111.111 x> 111.111.111 si ottiene 12.345.678.987.654.321.

Che lo scarafaggio può vivere nove giorni senza la sua testa, prima di morire ... di fame.

Che gli elefanti sono gli unici animali del creato che non possono saltare (per fortuna).

Che la parola cimitero proviene dal greco koimetirion che significa: dormitorio.

Che una persona normale ride circa 15 volte al giorno.
Nella foto: Catania (Sicilia), piazza Duomo con la fontana dell'elefante.

mercoledì 25 giugno 2008

Alcuni numeri tra Italia e Finlandia


Popolazione:
Italia 58.145.321
Finlandia 5.244.749

Tasso di crescita:
Italia - 0,019%
Finlandia 0,112%

Tasso di natalità:
Italia 8,36 per mille
Finlandia 10,39 per mille

Tasso di mortalità infantile:
Italia 5,61/mille feti nati vivi
Finlandia 3,5 / mille feti nati vivi

Quoziente di fecondità:
Italia 1,3 bambini nati/donna
Finlandia 1,73 bambini nati/donna

Tasso di alfabetizzazione
(abitanti dai 15 anni in su che sanno leggere e scrivere)
Italia 98,4% (stima del 2000)
Finlandia 100% (stima del 2001)

Speranza di Vita alla nascita:
Italia 80,07 anni
femmine 83,2 anni
maschi 77, 13 anni
Finlandia 78,2
femmine 82,46 anni
maschi 75, 31 anni

martedì 24 giugno 2008

Curiosità - L'origine dell'espressione OK


Lo sapevate che durante la guerra di secessione americana, combattuta tra il 1861 ed il 1865, quando le truppe tornavano ai loro quartieri senza avere subito nessuna perdita in termini di vita umana, scrivevano su una grande lavagna "0 Killed" (zero morti).

Da qui proviene l'espressione, ormai usata dappertutto, O.K. per dire tutto bene.

domenica 22 giugno 2008

Costruita in Finlandia la nave da crociera più grande del mondo.





Dal Corriere della Sera:

Il primo viaggio nel dicembre 2009
Ecco "Oasis of the Seas", la nave da crociera più grande del mondo
Potrà ospitare 5400 persone in 2.700 camere su 16 ponti. A bordo sette mega aree-tematiche
TURKU (Finlandia) - Più che una nave da crociera, sembrerà una fantastica città galleggiante: è la 'Oasis of the Seas', la nave più grande del mondo che sarà varata nel 2009 per la compagnia statunitense Royal Caribbean. Quest'incredibile vascello da 220 mila tonnellate, in costruzione presso i cantieri 'Aker Yards' di Turku in Finlandia, costerà oltre 1 miliardo e 200 mila dollari e potrà ospitare 5400 persone in 2.700 camere su 16 ponti. Ma al di là delle sue strepitose dimensioni la 'Oasis of the Seas' stupirà i passeggeri soprattutto perché sarà dotata di sette immense aree tematiche tra cui uno spettacolare parco artificiale chiamato 'Central Park' proprio come il polmone verde che si trova nell'isola di Manhattan, a New York.

AREE TEMATICHE - Durante una conferenza stampa che si è tenuta a New York lo scorso mercoledì sono state presentate solo tre delle sette mega-aree tematiche che saranno presenti sulla nave. La prima è il già citato “Central Park” che misurerà 19 metri in larghezza e 100 in lunghezza. In esso saranno presenti numerosi viali alberati, giardini tropicali, ristoranti alla moda e caffé. Infine vi sarà un'immensa piazza con diverse zone per rilassarsi e angoli dedicati alla lettura. Le altre due mega-aree si chiameranno 'AquaTheater' e 'Royal Promenade'. La prima sarà costituita da uno splendido anfiteatro che affaccerà direttamente sul mare, mentre la seconda sarà una sorta di quartiere chic dove si potrà passeggiare facendo shopping in negozi di lusso e ammirando diversi spettacoli dal vivo.

PRIMO VIAGGIO - Le sorprese non sono finite qui: gli amanti del 'rock climbing' troveranno due piccole aree completamente dedicate all'arte dell'arrampicamento, mentre chi ama i panorami mozzafiato potrà prenotare una "loft suite" a due piani (in tutta la nave ve ne saranno solo ventotto) che avranno una splendida vista mare e probabilmente un costo alquanto salato. Il primo viaggio della 'Oasis of the seas' è previsto per dicembre 2009 quando la nave da crociera salperà da Fort Lauderdale in Florida.
L'anno successivo dovrebbe essere pronta sempre nei cantieri finlandesi di Turku, la sua nave gemella 'Allure of the Seas'.

Francesco Tortora

21 giugno 2008

venerdì 20 giugno 2008

Hyvää Juhannusta



Oggi in Finlandia si festeggia Juhannus.

Juhannus é San Giovanni Battista ma il significato della festa va al di là di quello religioso.

A Juhannus si festeggia il solstizio d'estate, oggi è il giorno più lungo dell'anno, nel nord del Paese, il sole, se c´é, non tramonta mai ripetendo quell'affascinante fenomeno che noi italiani chiamiamo "il sole di mezzanotte". Anche al sud in questo periodo il sole tramonta verso le 23 e la notte dura qualche ora ma non é mai veramente notte bensí una sorta di incantesimo fatto di un chiarore che tiene col fiato sospeso mentre di lí a poco la luce del nuovo giorno arriva prepotente ad invadere la natura e la vita.

In tutto il Paese la gente si muove per andare in campagna, verso i laghi o verso il mare per fare i barbecue e trascorrere la giornata in compagnia, un pó come a ferragosto o a pasquetta da noi.

Lungo la costa é facile avvistare dei faló che celebrano secondo riti antichi l´avvento della nuova stagione.

Juhannus é anche l´inizio delle vacanze, del meritato riposo dopo un lungo anno di lavoro.






giovedì 19 giugno 2008

Annoiati dal lavoro?

Siete annoiati dal Vostro lavoro? Pensate che gli altri se la passino meglio? Per dimostrarvi che non sempre è così seguite questo consiglio:
Quando il tuo lavoro ti rompe e sei sull'orlo della depressione e niente va come vorresti, fai così:
Uscendo dall'ufficio, fermati in una farmacia compra un termometro rettale Johnson and Johnson (solo questa marca).
Aprilo e leggi le istruzioni.
Troverai questa frase da qualche parte: "Ogni termometro rettale Johnson and Johnson è stato personalmente provato dal reparto controllo di qualità della nostra fabbrica"!
Ora chiudi gli occhi e ripeti ad alta voce per 5 volte: "Sono felice di non lavorare nel reparto controllo di qualità della Johnson and Johnson' !!!!
ED ORA RIDI E LA NOIA SARA' SOLO UN LONTANO RICORDO!!!

mercoledì 18 giugno 2008

L'Italia s'è desta






17 giugno 2008, Stadio Letzigrund di Zurigo, Italia batte Francia 2-0, gol di Pirlo e De Rossi.

L'Italia passa così ai quarti e domenica prossima dovrà affrontare la Spagna al Prater di Vienna.

martedì 17 giugno 2008

GLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA ALL’ESTERO PIENI DI GENTE SUPERPAGATA CHE LAVORA POCO

FANNULLONI INTERNATIONAL – GLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA ALL’ESTERO PIENI DI GENTE SUPERPAGATA CHE LAVORA POCO – DIFFONDIAMO NEL MONDO DUE PRODOTTI TIPICAMENTE NOSTRANI: LA BUROCRAZIA E L'INCULTURA…

Riccardo Chiaberge per “Il Sole 24 Ore”

Se rischiamo di essere estromessi dagli europei di calcio, come ci piazzeremo nelle Olimpiadi dell'arte e della creatività? L'equivalente della squadra azzurra, in questi campi, è la rete degli Istituti italiani di cultura. Sono ben 88 sparsi in altrettante città di tutti i continenti, da Tirana a Caracas. Dovrebbero essere un punto di riferimento per i nostri connazionali all'estero e una piattaforma di lancio per scrittori, artisti, cantanti. Ma non fanno bene né l'uno né l'altro mestiere. I dieci istituti più importanti, come Londra, New York o Parigi, sono retti da direttori «di chiara fama» che restano in carica da due a quattro anni. Alcuni si mostrano all'altezza della loro fama, altri no. Ma procurano comunque un danno limitato. Il vero problema è il personale, gli «addetti culturali» e i «contrattisti» che lavorano (o dovrebbero lavorare) alle loro dipendenze. Gli addetti culturali (due o quattro per ogni sede, di cui molti ex-professori d'inglese o tedesco delle scuole medie in soprannumero, presi in carico dalla Farnesina e spediti nel mondo), per lo più sanno poco della cultura del loro paese e meno ancora del paese in cui si trovano, ma vengono pagati come superesperti (otto-diecimila euro al mese) e si comportano da impiegati statali.
Il direttore di un importante istituto racconta di aver convocato una riunione un pomeriggio alle 16,30 con due suoi «addetti» e questi dopo 25 minuti si sono alzati, perché era finito il loro orario giornaliero: «Se no facciamo straordinari e poi ce li deve dare come recupero». Il contratto prevede 36 ore e 17 minuti la settimana di presenza. Ogni minuto in più va a sommarsi al già cospicuo «monte ferie» (42 giorni se la sede è «disagiata», cioè extraeuropea: come se stare a Tokio o a New York comportasse disagi tremendi). Alcuni di questi signori girano il mondo da vent'anni, cinque anni a Londra, cinque a Buenos Aires, e magari non parlano nemmeno la lingua del posto. Sono i Rom della cultura, un'emergenza per l'erario che il ministro Brunetta dovrebbe affrontare con la stessa «tolleranza zero» che si usa per i campi nomadi. Poi ci sono gli stanziali, legati indissolubilmente a una sede finché morte non li separi: chiamati «contrattisti», sono impiegati che guadagnano circa la metà degli «addetti». Molti sposano indigeni o indigene e si fanno una famiglia in loco, perdendo ogni legame con la lingua e la cultura d'origine. Se gli nomini Ozpetek, Saviano o Cattelan, sgranano gli occhi: loro sono rimasti fermi ai tempi di Pavese e Sofia Loren. Molti non si prestano nemmeno più a fare gli interpreti, ruolo che cedono volentieri ai giovani locali, disposti a lavorare 10-12 ore al giorno per mille euro mensili. Ci sono per fortuna le eccezioni, funzionari colti e volonterosi, che fanno onore al Paese. Ma devono remare controcorrente in un oceano di mediocrità e di fannullaggine. E i direttori non hanno nessun potere di promuoverli, come non ne hanno di licenziare gli ignoranti.
Così, invece di esportare il made in Italy artistico e letterario, diffondiamo nel mondo due prodotti tipicamente nostrani: la burocrazia e l'incultura.
Dagospia 16 Giugno 2008

domenica 15 giugno 2008

I dag snakker han - Oggi parla lui. L'arbitro di Italia-Romania, il norvegese Tom Henning Øvrebø


Fra Aftenposten: (Aftenposten è il maggior quotidiano norvegese)

Tom Henning Øvrebø får hard medfart i italienske aviser etter Italia-Romania. I dag kommer den norske EM-dommerens egen versjon.

Det har vært stor pågang fra spesielt italienske medier. Men Tom Henning sier ikke noe før UEFAs dommerpressekonferanse, forteller NFFs dommersjef og tidligere VM-dommer Rune Pedersen til Aftenposten.
Kl. 15.00 i dag skal etter planen engelske Howard Webb og belgiske Frank De Bleeckere uttale seg på pressekonferansen i Regensdorf utenfor Zürich, men nå er det klart at også Øvrebø blir med.
41-åringen fra Nordstrand kom i fokus da han stolte på sin linjemann Jan Petter Randen og annullerte Luca Tonis 1-0-mål på overtid før pause for offside, og da han ga Romania straffespark ti minutter før slutt.
Feil offside
TV-reprisene viste at offsideavgjørelsen var feil og at Italia ble snytt for scoring.
Men selv flere italienske medier, deriblant den ledende sportsavisen La Gazzetta dello Sport, erkjente at straffesparket mot Christian Panucci var riktig dømt.
Det ble uansett uten betydning, ettersom Gianluigi Buffon reddet skuddet fra Adrian Mutu.
"Mot Italia"
De italienske spillerne unnlot rutinert å gå ut med tøff kritikk mot den norske dommeren, men gårsdagens aviser var ikke nådige.
Flere aviser antyder at Øvrebø så ut til å ha noe imot Italia. "På Luca Tonis scoring var det umulig å feile. Han klarte det likevel. Men han var ikke fornøyd og fryktet kanskje en italiensk seier, så han ga Romania straffespark", skriver Roma-avisen Il Messaggero.
Corriere della Sera refset også Øvrebø og mener han er del av en sammensvergelse mot de italienske verdensmestrene.
"Dommeren var imot Italia. Nå må UEFA forklare seg", fortalte overskriftene i Corriere della Sera.
Samtlige aviser gir Øvrebø poeng mellom 4 og 5 i en skala fra 1 til 10, og flere kårer ham til "Banens dårligste".
Også det velrenommerte tyske fotballmagasinet Kicker er negative: De gir den norske dommeren 4,5 poeng i skalaen der 1 er best og 6 dårligst. Av spillerne er bare italienske Zambrotta vurdert svakere, med 5.
- Sikre på offside
Men ifølge Rune Pedersen fikk Øvrebø og teamet hans topp kritikk fra UEFAs dommerobservatør Hugh Dallas fra Skottland, tidligere internasjonal toppdommer.
- Med unntak av offsideavgjørelsen, som var en ripe i lakken, fikk Tom Henning ros for kampledelsen, inkludert straffesparket og samtlige gule kort. Og for meget god kampkontroll også etter straffesparket, sier Pedersen.
- Kunne ikke Øvrebø løpt ut til Randen og spurt hvem han vinket offside på?
- Den muligheten er der, hoveddommer kan alltid kvalitetssikre avgjørelsene. Men begge var så sikre på offside at det føltes unødvendig. Jeg var på stadion og syntes også det så ut som offside, men satt dårlig til. Og TV-bildene etterpå viste jo at det dessverre var en gal avgjørelse, innrømmer Rune Pedersen

venerdì 13 giugno 2008

Gigi Buffon


Gianluigi Buffon nasce a Carrara (Toscana) il 28 gennaio 1978. La sua è una famiglia di sportivi, la mamma ed il papà sono stati campioni di lancio del peso mentre le sorelle sono delle brave ed affermate giocatrici di pallavolo. Un suo lontano parente, cugino del nonno, è quel Lorenzo Buffon che fu portiere della Nazionale e del grande Milan del trio Gre-No-Li. Gigi Buffon nasce come attaccante per il suo fisico possente e a 13 anni è già nelle giovanili del Parma dove, a causa dell'infortunio dei due portieri, viene fatto esordire come estremo difensore diventando in breve il titolare. A 17 anni esordisce con il Parma in serie A, è il 19 novembre 1995, la partita è Parma-Milan. Viene acquistato per una cifra di circa 105 miliardi di lire (oltre 54 milioni di euro) dalla Juventus nel campionato 2001/2002 e tutt'ora gioca nella squadra di Torino. Debutta in Nazionale il 29 ottobre 1997, a soli 19 anni, nella partita Russia-Italia (1-1) valevole per la qualificazione ai mondiali del 1998. A soli 20 anni è già titolare della Nazionale italiana. E' considerato uno dei migliori portieri della storia del calcio ed attualmente è il numero 1 al mondo. Tanti sono i premi ricevuti nella sua carriera e le vittorie conseguite, tra tutti il titolo di Campione del mondo conquistato con la Nazionale ai mondiali di Germania del 2006 quando si aggiudicò anche il premio Jashin come miglior portiere del torneo. Nella vita privata è legato alla bellissima top model ceca Alena Seredova da cui ha avuto un bambino, Louis Thomas, nato il 28 dicembre scorso.
Oggi, 13 giugno 2008, con la sua prestazione nella partita Italia-Romania, ha contribuito a mantenere viva per gli azzurri una piccola speranza di qualificazione alla fase successiva del campionato europeo.

Fiorello, Baldini e Donadoni.

giovedì 12 giugno 2008

Dopo la pizza Margherita, arriva la pizza Berlusconi






Finlandia, arriva la pizza dedicata a Berlusconi

Come per sua Maestà la Regina Margherita (moglie del re d'Italia Umberto I che regnò dal 1878 al 1900) anche il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha una pizza che porta il suo nome. La differenza è che per poterla gustare bisognerà fare un viaggetto nella bella Finlandia. L'idea infatti è di Koti pizza, una catena di pizzerie diffusa in tutta la Finlandia, che ha ideato una divertente vendetta nei confronti dell'ormai famosa gaffe di Berlusconi. Il Presidente del Consiglio, nel suo preedente mandato, aveva sostenuto la candidatura di Parma a sede dell'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) bocciando la candidatura di Helsinki perchè in Finlandia "mangiano la renna marinata". I finlandesi furono, a dir poco, molto infastiditi nel vedere sbeffeggiato uno dei loro piatti tradizionali. La Finlandia si è presa, dunque, la sua vendetta con Silvio Berlusconi intitolandogli una "pizza alla renna". La pizza Berlusconi è molto saporita, realizzata con una base di farine integrali e segale, cipolla rossa, funghi e renna affumicata. Venduta adun prezzo di 10 euro, e' la più cara tra le pizze presenti nel menù di Koti pizza. Gli spot su giornali e manifesti che promuovono la pizza sono esilaranti: "La nonna di 97 anni ha addentato Berlusconi" oppure "Un ministro ha messo in bocca Berlusconi con una forchetta".

La lingua latina


SPQR = Senatus PopulusQue Romanus - Il Senato e il Popolo romano
Da Wikipedia:

Il latino è una lingua italica estinta, facente parte delle lingue indoeuropee, parlata nel Lazio almeno dal primo millennio a.C.
Il latino acquistò grande importanza con l'espansione dello stato romano e in quanto lingua ufficiale dell'impero si radicò in gran parte dell'Europa e dell'Africa settentrionale. Tutte le lingue romanze (italiano, spagnolo, portoghese, francese e rumeno, dette anche lingue neolatine) discendono dal latino volgare, ma parole di origine latina si trovano spesso anche in molte lingue moderne di altri ceppi: questo perché nel mondo occidentale per più di un millennio il latino fu la lingua franca della cultura, della scienza e dei rapporti internazionali, e come tale influì sulle varie lingue locali. Quando venne meno questa sua funzione, intorno al XVII ed al XVIII secolo, essa fu assunta dalle lingue vive europee del tempo e, in alcuni ambiti letterari (memorialistica in particolare) e nella diplomazia, dal francese, lingua romanza (il termine "romanza" deriva dall'espressione latina "romanice loqui" cioè "parlare come i romani") , che come tale continuò a promuovere le parole di origine latina negli altri idiomi. A partire dagli ultimi decenni del XIX secolo, si andò gradualmente imponendo in Europa e nel mondo l'inglese, lingua di ceppo germanico, ibridatasi però col francese nel medioevo a seguito della dominazione normanna (si ritiene che oggi l'80% delle parole inglesi derivino dai latini volgare e letterario, per lo più tramite il francese). Nel frattempo, in seguito alla scoperta dell'America e alla politica coloniale degli stati europei, le lingue dell'Europa occidentale, in cui l'impronta latina era così forte, si erano poi diffuse in gran parte del mondo.
La lingua latina si è sviluppata grazie anche al contributo di tutte le lingue dei popoli con cui è entrata in contatto durante l'epoca romana, ed in particolare con gli
idiomi italici e con quelli parlati nel Mediterraneo orientale (greco soprattutto). Attualmente le lingue con maggiore somiglianza al latino sono il sardo per la pronuncia, l'italiano per il lessico, il rumeno per la struttura grammaticale (declinazioni). Il latino ecclesiastico formalmente rimane la lingua della Chiesa cattolica romana ancora oggi ed è la lingua ufficiale della Santa Sede. La Chiesa cattolica ha usato il latino come principale lingua liturgica fino al Concilio Vaticano Secondo. Il latino è usato per designare i nomi nelle classificazioni scientifiche degli esseri viventi.

domenica 8 giugno 2008

Crema pasticcera, una squisitezza difficile da trovare in Finlandia


Ingredienti: 4 uova medie, 100 gr di zucchero semolato, 75 gr di farina, 1/2 L di latte intero. Per profumare: 1/2 stecca di vaniglia oppure alcune scorzette di limone.

Preparazione:
Separare i tuorli dagli albumi. Versare i tuorli direttamente in un pentolino con il fondo arrotondato. Conservare gli albumi per un altra preparazione oppure utilizzarli alla fine per allegerire la crema (v. note). Scaldare il latte in un pentolino e unire le scorzette di limone oppure la stecca di vaniglia spaccata in due per il lato lungo.
Unire lo zucchero ai tuorli e mescolare bene con una frusta a mano. Lavorare per alcuni minuti fino a ottenere una spuma di colore chiaro. Unire la farina e mescolate bene con la frusta. Se l'impasto diventasse troppo denso, allungarlo con 2 cucchiai di latte freddo e mescolare finché la farina sarà ben incorporata.
Togliere dal latte la stecca o le scorzette e versarlo nel pentolino coi tuorli. Mescolare subito con la frusta per evitare che il latte bollente cuocia i tuorli formando dei grumi. Quando l'impasto sarà omogeneo, mettere il pentolino su fuoco bassissimo e continuare a mescolare finché la crema si addensa. Attenzione, è molto importante che il fuoco sia davvero basso.
Versare subito la crema in un colino a trama fitta posto sopra una ciotola. Mescolare bene con un cucchiaio nel colino per facilitare il passaggio della crema. Coprire la ciotola con pellicola trasparente e lasciar raffreddare.
Note:
Si può allegerire la crema in due modi: prelevare una dose a vostra scelta di crema e aggiungervi lo stesso peso di panna montata leggermente zuccherata. E' possibile anche aggiungere gli albumi a neve ben ferma: in questo caso però, aspettare l'ultimo momento.
E' possibile variare i profumi: al caffè, aggiungete alla fine, nella crema bollente, 2 cucchiai di caffè istantaneo. Al cacao, sostituire 1/4 della farina con un cucchiaio colmo di cacao.

martedì 3 giugno 2008

Giuseppe Verdi, un Genio simbolo dell'unità d'Italia





Nato a Roncole di Busseto (Parma), il 10 ottobre 1813 da Carlo, un oste, e da Luigia Uttini di professione filatrice, Giuseppe Verdi manifestò precocemente il suo talento musicale. La sua formazione culturale avvenne soprattutto attraverso la frequentazione della Biblioteca della Scuola dei Gesuiti a Busseto. Grazie alla sua voglia di imparare, il giovane Verdi fu preso a ben volere dall'organista della chiesa di Roncole, Baistrocchi il quale lo iniziò allo studio della musica. Successivamente, Antonio Barezzi, direttore della locale filarmonica, conquistato dal talento del giovane Verdi, divenne il suo benefattore aiutandolo a proseguire negli studi. Dopo le esperienze locali, Verdi si trasferì a Milano dove la sua formazione si completò. Non fu ammesso al Conservatorio milanese, a causa del superamento dei limiti di età, per cui si affidò alle lezioni private di Vincenzo Lavigna, clavicembalista del teatro Alla Scala nonchè professore di solfeggio presso lo stesso conservatorio.


La prima sua opera, nata come Rocester (1837), frutto di lunga elaborazione, e poi trasformata in Oberto, conte di San Bonifacio, venne rappresentata alla Scala il 17 novembre 1839, con esito soddisfacente. Bartolomeo Merelli, impresario della Scala, gli offerse un contratto per altre due partiture: Un giorno di regno (Il finto Stanislao), opera buffa, ebbe una sola rappresentazione (5 settembre 1840), e solo con il Nabucco, la cui prima ebbe luogo il 9 marzo 1842, il talento verdiano si rivelò appieno. A trentaquattro anni il compositore ha ormai raggiunto una fama internazionale; le sue opere si rappresentano in tutti i teatri del mondo.


Nel 1836, Verdi aveva sposato Margherita Barezzi figlia del suo benefattore da cui ebbe due figli che scomparvero in tenerissima età, Virginia e Icilio Romano. Qualche anno più tardi, il 20 giugno 1840, perse anche la moglie, colpita da un male incurabile. Successivamente sposerà Giuseppina Strepponi, una cantante lirica che gli sarà accanto per tutta la vita.


Giuseppe Verdi fu attento e partecipe alle vicende politiche del suo tempo, era un patriota e credeva fermamente nell'unità d'Italia appoggiando la politica di Cavour, primo ministro dei Savoia.


Durante i moti risorgimentali che portarono alla creazione dello Stato italiano, i patrioti scrivevano sui muri "W Verdi" usando il nome del maestro come acronimo di "W Vittorio Emanuele Re D'Italia".


Verdi, era stato eletto deputato nel primo Parlamento italiano e su richiesta di Cavour aveva composto l'Inno delle nazioni per l'inaugurazione dell'Esposizione universale di Londra del 1862, vide con crescente preoccupazione l'assenza di un sentimento di appartenenza nella nazione appena creata; e non cessò mai nelle sue opere di additare modelli nei quali riconoscere un patrimonio culturale comune. Nel 1874 fu nominto Senatore a vita.


Per i musicisti anziani Verdi dà vita in Milano ad una casa di riposo, esistente ancora oggi, che egli definirà "l'opera mia più bella".


Verdi morì a Milano il 27 gennaio del 1901, aveva 87 anni. Era solito, da tempo, trascorrere l'inverno nella città lombarda, fu colto da un malore e spirò dopo sei giorni di agonia. Lasciò precise istruzioni per i suoi funerali che volle semplici: si sarebbero dovuti svolgere all'alba, o al tramonto, in silenzio, senza sfarzo né musica. Le ultime volontà del compositore vennero rispettate, ma almeno centomila persone seguirono in silenzio il feretro. Nei giorni che precedettero la sua morte, via Broletto e le strade circostanti vennero cosparse di paglia affinché lo scalpitio dei cavalli e il rumore delle carrozze non disturbassero il riposo dell'amato Maestro.


Giuseppe Verdi è sepolto nell'oratorio della casa di riposo per Artisti di Milano che lui stesso aveva fondato, accanto a lui giace la sua seconda moglie morta nel 1897.
La morte di Giuseppe Verdi segna la conclusione di un'era della vita italiana; l'apoteosi del suo funerale coincide invece con l'inizio della parabola crescente della fortuna dell'opera sua, mai come oggi viva ed attuale sulle scene di tutto il mondo.


Alcune Opere di Giuseppe Verdi:


Aida, La Traviata, Nabucodonosor (Nabucco), Ernani, Otello, Falstaff, La Forza del destino, Rigoletto, Il Trovatore, Un ballo in maschera, Simon Boccanegra, Messa da requiem (scritta per onorare la memoria di due illustri italiani, Gioacchino Rossini e Alessandro Manzoni), ecc.ecc.


domenica 1 giugno 2008

Festa della Repubblica L’identità nazionale conta solo per il 45% dei cittadini


Dal Corriere della Sera:

Domani è il 2 giugno, festa della Repubblica. Ma il 29% degli italiani dichiara di essere all’oscuro di cosa sia successo il 2 giugno. Forse non è solo questione di ignoranza, ma anche, più in generale, di scarsa appartenenza. Solo il 45% degli intervistati considera rilevante l’identità italiana, rispetto, per esempio, a quella europea. Domani, 2 giugno, si celebra come ogni anno la Festa della Repubblica. Malgrado se ne parli sui media, molti italiani non sanno in realtà quale sia il motivo del festeggiamento (e del conseguente giorno di vacanza): quasi un terzo, il 29%, dichiara infatti di essere all’oscuro di cosa sia successo il 2 giugno e a quale anno di preciso ci si riferisca (il 2 giugno 1946 si tenne il referendum tra monarchia e repubblica: gli italiani scelsero la repubblica, ndr.). Colpisce il fatto che tra questi cittadini meno consapevoli della ricorrenza si rilevi, oltre che una prevedibile maggiore diffusione di persone con basso titolo di studio e spesso disinteressate a qualsiasi tematica politica e sociale, anche la presenza di numerosissimi giovani al di sotto dei 24 anni, specie residenti al sud. Tra i quali vi sono dunque molti studenti che ignorano il motivo del giorno di sospensione delle loro attività scolastiche. Un altro segnale, forse, della sempre minor conoscenza della nostra storia tra le nuove generazioni. Il che potrebbe suggerire agli insegnanti di dedicare qualche minuto per spiegare il senso e l’attualità della ricorrenza. Ma l’esistenza di una così relativamente limitata (e comunque insufficiente) informazione sul merito della festa del 2 giugno può dipendere anche da motivi di carattere più generale, legati al sentimento di appartenenza al nostro paese. Occorre ricordare al riguardo che proprio l’identità e l’orgoglio nazionale mobilitano (ed emozionano) sempre meno gli italiani. Se ne ha una prova indiretta dalle risposte dei cittadini al quesito sul legame maggiormente sentito tra quelli comunale, provinciale, regionale, italiano o europeo. Solo il 45% degli intervistati—vale a dire significativamente meno della metà — dichiara che, dovendo scegliere tra queste diverse identità, la più rilevante è quella nazionale, l’italiana. Gli altri distribuiscono la loro priorità in contesti diversi: la maggior parte (22%) si sente legata soprattutto al comune in cui abita e una quota minore (12%) dichiara di identificarsi di più con la propria regione o con l’Europa intera. Anche in questo caso, si sentono più «italiane» le persone meno giovani, mentre l’opposto accade per le generazioni più recenti. C’è inoltre una, forse scontata, notevole differenziazione in relazione all'orientamento politico: il sentimento di appartenenza all’Italia appare assai meno accentuato (38%) tra gli elettori della sinistra e del centrosinistra, anche perché specie tra costoro si diffonde inmisura maggiore (giungendo al 18%) il senso di identità con l’Europa. Ma l’elemento più indicativo dello stato attuale del sentimento di identità nazionale è la drastica diminuzione nel tempo della sua diffusione. Quattro anni fa, nel 2004, era ancora la maggioranza, seppur di poco (52%), a privilegiare, tra le diverse possibili identità territoriali, soprattutto quella italiana. L’anno scorso questo stesso atteggiamento coinvolgeva esattamente il 50%. Oggi, come si è detto, siamo scesi al 45%. Il trend costituisce un ulteriore indicatore dell'estendersi del più generale senso di sfiducia degli italiani nei confronti del loro paese. E, in certi casi, delle sue istituzioni.
Renato Mannheimer

01 giugno 2008

Corriere della Sera

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