BENVENUTI - TERVETULOA - VäLKOMMEN

BENVENUTI - TERVETULOA - VäLKOMMEN

mercoledì 28 gennaio 2009

La "Parlesia"


A Napoli esiste un gergo chiamato parlesia usato dai teatranti e in particolare dai musicisti per poter comunicare tra di loro senza essere compresi in un ambiente che anticamente era spesso ostile e fortemente precario. Oggi imparare la parlesia è un rito di iniziazione per chi intraprende la carriera artistica nella realtà partenopea. Nella parlesia lo stupido è definito 'o bacono', una bella donna 'a jammosa', le tette 'e tennose', quelle più abbondanti 'e to che toche''. Verbi fondamentali della parlesia sono due : "appunire" e "spunire", usati rispettivamente per evidenziare gli aspetti positivi e negativi della vita. Esempi: "Appunisci Totò?", «Ti piace Totò?»; "Me s'è spunita 'a jola", «Mi è affondata la barca». Scopo principale della parlesia è quello di non farsi capire dai non addetti ai lavori. Supponiamo, ad esempio, che due musicisti stiano parlando tra loro e che si avvicini una terza persona alla quale non vogliono far sapere nulla di quanto guadagnano. In questo caso il primo dirà al secondo 'chiste accamoffa', ovvero «questo ci ascolta», per poi aggiungere 'a pila è loffia', ovvero «la paga è bassa».

lunedì 19 gennaio 2009

I musei vaticani


Primo nucleo dei Musei Vaticani fu la raccolta di sculture formata da Giulio II (1503-1513) ed esposta nel cosiddetto "Cortile delle Statue ", oggi Cortile Ottagono. I papi furono tra i primi sovrani che misero a disposizione della cultura e del pubblico le raccolte d'arte del loro palazzo. Nella loro forma di raccolte artistiche ordinate in appositi edifici accessibili al pubblico, i Musei e le Gallerie Pontificie hanno origine da Clemente XIV (1769-1774) e Pio VI (1775-1799) e perciò la parte allestita sotto questi due papi prese il nome di Museo Pio-Clementino. Pio VII (1800-1823) ampliò notevolmente le raccolte di Antichità Classiche, aggiungendovi il Museo Chiaramonti e il Braccio Nuovo e arricchì notevolmente la Raccolta Epigrafica ospitata nella Galleria Lapidaria.
Gregorio XVI (1831-1846) fondò il Museo Etrusco (1837) con i reperti provenienti dagli scavi dell'Etruria meridionale eseguiti dal 1828 in poi, il Museo Egizio (1839) con i monumenti egiziani provenienti da esplorazioni fatte in Egitto e con quelli che si trovavano già in Vaticano e nel Museo Capitolino, il Museo Profano Lateranense (1844), con statue, bassorilievi, mosaici di età romana che non potevano trovar posto nei Palazzi Vaticani. Al Museo Profano Lateranense, Pio IX (1846-1878) aggiunse nel 1854 il Museo Cristiano, comprendente sculture cristiane antiche, specialmente sarcofagi, e iscrizioni. Sotto il pontificato di San Pio X (1903-1914), nel 1910, venne aggiunto il Lapidario Ebraico: una sezione contenente 137 iscrizioni di antichi cimiteri ebraici di Roma, in gran parte del cimitero sulla via Portuense, donate dai proprietari del fondo, marchesi Pellegrini-Quarantotti. Queste ultime raccolte (Museo Gregoriano Profano, Museo Pio Cristiano e Lapidario Ebraico) sono state trasportate, per volere di Giovanni XXIII (1958-1963), dal Palazzo Lateranense ad un nuovo edificio appositamente eretto in Vaticano; nel 1970 sono state riaperte al pubblico.
Fanno parte inoltre dei Musei: la Galleria degli Arazzi, con una raccolta di arazzi di diverse manifatture dei sec. XVI e XVII; la Galleria delle Carte Geografiche, decorata da Gregorio XIII (1572-1585) e restaurata da Urbano VIII (1623-1644); le sale Sobieski e dell'Immacolata Concezione; le Stanze e la loggia di Raffaello, fatte decorare da Giulio II e Leone X (1513-1521); la Cappella del Beato Angelico, dipinta sotto il pontificato di Nicolò V (1447-1455); la Cappella Sistina, che prende il nome dal suo fondatore Sisto IV (1471-1484); l'Appartamento Borgia, già abitazione di Alessandro VI (1492-1503); la Pinacoteca Vaticana, collocata da Pio XI (1922-1932) nel 1932 in un apposito edificio presso il nuovo ingresso dei Musei; il Museo Missionario-Etnologico fondato da Pio XI nel 1926, ordinato nei piani superiori del Palazzo Lateranense, e successivamente trasportato anch'esso, per volere di Giovanni XXIII, in Vaticano, dove è stato riaperto al pubblico nello stesso edificio che accoglie le collezioni ex-Lateranensi. Nel 1973 fu aggiunta la Collezione di Arte Religiosa Moderna e Contemporanea, inaugurata da Paolo VI (1963-1978) nell'Appartamento Borgia. Il Museo Storico, fondato anch'esso nel 1973, trasferito nel 1987 nell'Appartamento Papale del Palazzo Lateranense, raccoglie una serie iconografica dei Papi, nonché cimeli dei Corpi Militari Pontifici e della Cappella e Famiglia Pontificia, anche per le cariche ora soppresse; infine, una documentazione del cerimoniale non più in uso. In Vaticano è rimasta la sezione delle carrozze e automobili papali. Dall'inizio del 2000 i Musei Vaticani accolgono i visitatori con un nuovo spazioso ingresso dove trovano posto i servizi di accoglienza, arricchito da diverse opere d'arte due delle quali realizzate appositamente.


Foto: la deposizione del Caravaggio

martedì 6 gennaio 2009

Leggenda della Befana


I Re Magi andavano a Betlemme per rendere omaggio a Gesù Bambino.

Giunti in prossimità di una casetta decisero di fermarsi per chiedere indicazioni sulla strada da prendere.
Bussarono alla porta e venne ad aprire una vecchina.

I Re Magi chiesero se sapeva la strada per andare a Betlemme perchè là era nato il Salvatore Gesù.

La donna non capì dove stessero andando i Re Magi e non seppe dare loro nessuna indicazione.
I Re Magi prima di ripartire, chiesero alla vecchietta di unirsi a loro, ma lei rifiutò perchè aveva molto lavoro da sbrigare.
Dopo che i tre Re se ne furono andati, la donna capì che aveva commesso un errore e decise di unirsi a loro per andare a trovare Gesù Bambino. Cerca di qua e cerca di là, li cercò per ore ed ore senza riuscire a trovarli. Allora fermò ogni bambino che incontrava per dargli un regalo nella speranza che questo fosse Gesù Bambino.
E così ogni anno, la sera dell’ Epifania (da cui deriva il nome Befana) lei si mette alla ricerca di Gesù Bambino e si ferma in ogni casa dove c’è un bambino per lasciare un regalo, se è stato buono, o del carbone, se invece ha fatto il cattivo.

Post più popolari

Helsinki, Finland
Questo blog vuole essere un piccolo contributo alla conoscenza dell'Italia e degli italiani e vuole anche contribuire a far conoscere ai lettori italiani qualche aspetto di questa meravigliosa terra che é la Finlandia. Il blog non ha alcun fine di lucro e non è responsabile dei links ad esso collegati. Per informazioni scrivere a: italianiinfinlandia@gmail.com