Dal 30 aprile u.s. sono cambiate le norme italiane per l'emissione di assegni bancari e postali. Per importi pari o superiori a 5.000 euro è possibile emettere solo assegni non trasferibili. Per importi inferiori è possibile emettere assegni liberi ma ad ogni girata deve essere associato il codice fiscale. Richiedendo in banca gli assegni liberi, si dovrà pagare una tassa di euro 1,50 per ogni assegno. E' possibile emettere ancora assegni "a me medesimo" soltanto se gli stessi servono per prelevare contanti allo sportello e non per essere girati a terzi. Conviene porre la massima attenzione a queste norme per non incappare nelle salatissime sanzioni previste per gli inadempienti. Le nuove norme valgono anche per assegni circolari, vaglia postali e cambiari. Per i libretti al portatore, l'importo depositato non deve superare i 5.000 euro. I libretti esistenti con saldi superiori dovranno essere estinti o dovranno essere condotti al nuovo limite, prelevando l' eccedenza. In tal caso la data per adeguarsi è fissata al 30 giugno 2009.
L'intero quadro normativo è riportato nel Decreto Legislativo 21 Novembre 2007, numero 231, (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 290 del 14 Dicembre 2007).
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