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lunedì 5 maggio 2008

Napoli, Palazzo Reale






La costruzione del Palazzo Reale di Napoli risale ai primi del 1600, quando i Viceré spagnoli di Napoli decisero di costruire una nuova residenza che fosse più comoda e spaziosa e quindi diversa dalle residenze nelle quali avevano vissuto i Re angioini ed aragonesi, costituite più che altro da castelli fortificati. Il Vicerè dell'epoca, Fernando Ruiz de Castro Conte di Lemos, affidò il progetto all'architetto Domenico Fontana, tra i più famosi architetti del tempo, che ispirò l'opera progettuale a canoni tardo-rinascimentali. Nella facciata principale si aprono archi e nicchie al cui interno, i Savoia collocarono otto statue rappresentanti i più illustri sovrani delle varie dinastie ascese al trono di Napoli: Ruggiero il Normanno; Federico II di Svevia; Carlo I d'Angiò; Alfonso I d'Aragona; Carlo V; Carlo III di Borbone; Gioacchino Murat; Vittorio Emanuele III. I napoletani, noti per la loro inventiva e simpatia, hanno costruito intorno a queste statue, in funzione del loro atteggiamento, una famosa storia che racconteremo in altra occasione. Domenico Fontana morì nel 1607, la costruzione del Palazzo continuerà per secoli, completata solo nel 1852 ad opera di Gaetano Genovese. Vi lavoreranno i più noti architetti del Regno, tra cui il famoso Luigi Vanvitelli. Nonostante la realizzazione del palazzo si sia così protratta nel tempo, il progetto resterà fedele al disegno dell'arch. Fontana. Dal 1919 il Palazzo ospita il Museo dell'Appartamento storico e la ricchissima Biblioteca Nazionale, svolgendo, quindi, nella vita della città, un ruolo di fondamentale rilevanza culturale. Dal Cortile d’Onore del Palazzo Reale si accede al Museo dell’Appartamento Storico attraverso un monumentale Scalone, rivestito di marmi e stucchi. Al Piano nobile si visita il “Grande Appartamento di Etichetta”. Al suo interno sono visitabili la maggior parte delle sale più antiche nelle quali si volgevano le funzioni istituzionali e di rappresentanza, splendidamente decorate ed adorne di pitture, statue, arazzi e mobili d'epoca. Nonostante le spoliazioni ed i gravi danni subiti dal palazzo, soprattutto a causa della grande guerra, la parte seicentesca riveste ancora un ruolo rilevante nella decorazione dei soffitti con affreschi di soggetto storico che esaltano la gloria degli Spagnoli. Nella Cappella Palatina, si può ammirare l'esposizione permanente "Arte sacra di Palazzo".
Nelle foto dall'alto in basso:
La facciata principale su piazza Plabiscito, lo scalone d'accesso al piano nobile, la sala de Trono, particolare di un soffitto.

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