Il torrone è un dolce principalmente natalizio, tipico di molte zone dell'Italia, composto da un impasto di albume d'uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle o nocciole, spesso ricoperto da due ostie.
Gli studiosi sono quasi tutti concordi nell'attribuire al torrone origini arabe; a supporto di questa tesi vi sarebbe, fra l'altro, il De medicinis et cibis semplicibus, trattato risalente all'XI secolo scritto da un medico arabo, in cui è citato il "turun".
Furono gli Arabi che diffusero questo dolce lungo le coste del Mediterraneo, in particolare in Spagna ed in Italia. Il torrone spagnolo ha origini nella regione di Alicante e le sue prime notizie certe risalgono al XVI secolo.
Il torrone a Cremona, sembra, invece, che abbia origini addirittura anteriori, se si dà credito alla tradizione che dice che il primo torrone sia stato servito il 25 ottobre 1441 al banchetto che si tenne alle nozze, celebrate a Cremona, fra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti. Quel nuovo dolce, sempre secondo la tradizione, era stato modellato riproducendo la forma del Torrazzo, la torre campanaria della città, da cui sembra prenda il nome anche il dolce.
La prima notizia certa riguardo al torrone di Cremona risale al 1543, anno in cui il Comune di Cremona acquistò del torrone per farne dono ad alcune autorità, soprattutto milanesi. Questo episodio ci mostra come già all'epoca il torrone fosse radicato negli usi delle popolazioni lombarde.
Col tempo questo dolce venne legandosi sempre più alla tradizione natalizia .
Oggi il torrone è uno dei dolci natalizi più diffusi in Italia e sempre più spesso è possibile trovarlo anche all'estero.
Il principale centro di produzione rimane Cremona, dove operano le due principali industrie del settore, varie altre zone d'Italia, però, hanno consolidato un'ottima tradizione nella produzione di questo dolce: fra queste citiamo Bagnara Calabra, Taurianova (località dove questo dolce è prodotto artigianalmente) ,Cologna Veneta, Camerino, L'Aquila e del Sannio (molto noto il torrone di Benevento). Piuttosto caratteristico per la sua rusticità è il torrone di Barbagia, in Sardegna, il cui aroma più intenso è dovuto al fatto che la sua componente dolce deriva esclusivamente dal miele di macchia mediterranea, senza zuccheri aggiunti.
In Sicilia, a Caltanissetta, i maestri pasticceri continuano la tradizione nissena con la produzione della Cubaita, il classico torrone siciliano. Caratterizzato dall'unione del verde pistacchio con il giallo del miele ed il bianco delle mandorle, i cosiddetti "turrunari" del luogo, creano un dolce artigianale talmente buono che racchiude in se i profumi e i sapori tipici di questa terra, mescolati ai colori caldi e vivaci che la caratterizzano.
Le principali varietà di torrone sono quello duro e quello morbido: la differenza fra le due è dovuta a diversi fattori.
Innanzitutto il diverso grado di cottura dell'impasto: difatti nel torrone duro (anche chiamato "Friabile") la cottura è solitamente prolungata nel tempo fino a raggiungere, per alcuni prodotti, le 12 ore. Altrettanto importante è la composizione della ricetta ed il rapporto tra il Miele e gli Zuccheri. Il torrone tenero, invece, ha una cottura che solitamente non supera le 2 ore; ciò permette di avere un'umidità dell'impasto più alta; questo fattore in combinazione alla ricetta diversa produce un'impasto più tenero.
Come già detto i torroni si distinguono poi fra mandorlati e nocciolati.
Varianti più moderne comprendono il torrone classico ricoperto di cioccolato e, ma qui ci allontaniamo di più dalla ricetta originale, il torrone nel cui impasto è presente anche il cacao.
C'è, poi, una terza tipologia di torrone quello di pasta rale, delicata pasta di mandorle ricoperta di cioccolato pregiato o di glassa di zucchero fondente, ma non si tratta propriamente di "torrone".
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