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venerdì 12 dicembre 2008

Santa Lucia


Lucia fu una delle tante vittime della persecuzione di Diocleziano. Divenuto imperatore nel 285. Diocleziano dovette da subito affrontare le profonde crisi economiche e sociali di Roma e le minacce di un grave disordine politico e militare. Rafforzò così i confini dell'Impero, minacciati dai barbari che premevano alle frontiere n cerca di terre e tentò di frenare la decomposizione del potere imperiale fondando il sistema della Tetrarchia, in base alla quale il potere stesso fu condiviso da due "Cesari" scelti dagli "Augusti" e predestinati successori di questi.

Lucia nacque a Siracusa da una nobile famiglia. Le notizia sulla sua vita sono scarse. Si sa che rimase orfana di padre da piccola e che visse sempre con la madre Eutichia le due donne erano legate da profondo affetto. Il 5 febbraio del 301, le due donne si recarono a Catania in occasione della festa di S. Agata per chiedere la grazia della guarigione della madre. Durante la preghiera presso il Sepolcro di S. Agata, Le apparve Sant'Agata glorificata tra due angeli, nell'atto di rivolgerle la parola e di dirle: "Lucia, sorella mia, perché chiedi a me quel che tu sei in grado di ottenere per altri? Ecco, tua madre sarà sana per la tua fede. E come per mezzo mio viene beatificata la città di Catania, così per mezzo tuo sarà salvata la città di Siracusa" Quando la visione finì, Lucia disse alla Madre che era guarita e le comunicò che voleva dedicarsi a Signore e non voleva sposi terreni. La madre che si sentiva molto meglio fu subito d'accordo e convenne con Lucia che la sua ricca dote fosse donata ai poveri. Ritornate a Siracusa, il giovane che la voleva in sposa non era contento del fatto che Lucia non ne volesse sapere così lui le disse che l'amava e che l'avrebbe sposata per avere anche lui un po' della sua bellezza: così lei si strappò gli occhi e glieli diede dicendogli che così avrebbe comunque avuto parte della sua bellezza, come voleva. Lucia fu denunciata dal giovane alle autorità per la sua fede cristiana e martirizzata il 13 dicembre 304, secondo le leggi emanate da Diocleziano. Lucia fu sepolta a Siracusa ma il generale bizantino Giorgio Maniace, entrato a Siracusa alla testa delle sue truppe nel 1038. saputo il luogo di sepoltura del corpo di S. Lucia pensò di trasportarlo a Costantinopoli per farne omaggio all'imperatrice Teodora. Con la caduta di Costantinopoli ad opera dei Crociati, nel 1204, il Doge Enrico Dandolo fece traslare il corpo della Santa a Venezia dove attualmente è custodito nella Chiesa di S. Geremia.

Oggi il culto di Santa Lucia è diffuso in tutta Italia e molte sono le tradizioni legate alla festa che cade il 13 dicembre. In alcuni paesi del sud Italia è tradizione cucocere il grano il giorno della vigilia e lasciarlo in una pentola. Durante la notte tra il 12 ed il 13 dicembre, Santa Lucia passa e lascia l'impronta del suo piede sul grano. Il grano viene poi mangiato durante la festa con l'aggiunta di zucchero o di sciroppi fatti in casa.

Santa Lucia è la protettrice della vista.


In Svezia Lucia è molto venerata, sia dalla chiesa cattolica, che da quella luterana.
I bambini preparano biscotti e dolciumi a partire dal 12 dicembre. La mattina del 13, la figlia maggiore della famiglia si alza ancor prima dell'alba e si veste con un lungo abito bianco legato in vita da una cintura rossa; la testa è ornata da una corona di foglie e da sette candele utili per vedere chiaramente nel buio. Le sorelle, che indossano una camicia bianca, simboleggiano le stelle. I maschi indossano cappelli di paglia e portano lunghi bastoni decorati con stelline. La bambina vestita come santa Lucia sveglia gli altri membri della famiglia e serve loro i biscotti cucinati il giorno precedente.
Nel paese scandinavo è diffusa una tradizionale canzone di santa Lucia (Luciasången) che non è altro che la celebre "santa Lucia" napoletana adattata con un testo in lingua svedese. In diverse città alcune bambine sfilano vestite come santa Lucia intonando il Luciasången di casa in casa.
Ogni anno c'è un'elezione per la Lucia di Svezia che, infine, raggiunge la città siciliana di Siracusa, durante i festeggiamenti di Santa Lucia, partecipando anche alla processione dell'ottava, quando il simulacro di Santa Lucia viene ricondotto in Duomo.

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