L'Italia è chiamata Penisola per la sua natura geografica, Stivale per la sua caratteristica forma, Belpaese per il suo clima e le sue bellezze naturali ed artistiche.
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sabato 24 dicembre 2011
mercoledì 21 dicembre 2011
Solstizio d'inverno
La definizione del termine solstizio ovvero "ciascuno dei due momenti dell'anno, corrispondenti a due punti sull'eclittica, in cui il Sole si trova alla massima distanza dall'equatore celeste (circa 23 gradi e mezzo)" può non essere compresa da tutti. In termini più pratici, si può dire che il solstizio d'estate (21 giugno) è il giorno in cui si hanno più ore di luce durante tutto l'anno. Al contrario il solstizio d'inverno è il giorno in cui le ore di luce sono di meno.
Oggi è il giorno più corto dell'anno ma allo stesso tempo segna l'inizio di quel periodo in cui la luce torna a crescere annunciando il ritorno, prossimo, al calore, alla vita.
Il solstizio d'inverno è sempre stato celebrato in Europa e nel nord in particolare. Nelle campagne la festa era associata alla celebrazione del sole e della madre terra che si prepara alla futura semina, riscaldata da primi raggi di sole.
In nord Europa la festa era nota col nome di Yule (da cui deriverà il termine Jul, Natale in lingua svedese, e quindi Joulu, Natale in lingua finlandese), tra i simbolismi della festa di Yule, quello principale era la lotta tra il vecchio Re Agrifoglio ed il giovane Re Quercia, l'uno simbolo dell'oscurità e l'altro della luce, della rinascita. Agrifoglio, ormai vecchio, viene simbolicamente ucciso e sostituito con il giovane Re Quercia che si accinge a governare.
A Yule, i popoli nordici accendevano dei fuochi nei campi per incoraggiare il sole nel suo momento di massima difficoltà. Un ceppo, di quercia o di frassino, veniva portato in casa, deposto nel camino ed acceso con un pezzo del ceppo dell'anno precedente, che era stato tenuto allo scopo e per proteggere la casa, e lasciato bruciare per tutta la notte.
I bambini andavano di casa in casa per regalare mele speziate ed arance, che tenevano in cesti di rami di pino insieme a dei gambi di grano ricoperti di farina. Le arance e le mele rappresentavano il sole, i rami l'immortalità e il grano simboleggiava il raccolto, la farina il trionfo della luce e della vita.
Altro simbolo di Yule era la ghirlanda, fatta di vischio e rami di abete, che simboleggiava la ruota che gira sempre, la vita che sempre ritorna.
sabato 17 dicembre 2011
martedì 6 dicembre 2011
Oggi si festeggia il 94° anniversario dell'Indipendenza finlandese
Il 6 dicembre 1917, dopo la rvoluzione d'ottobre, la Finlandia dichiarò la propria indipendenza che fu riconosciuta l'anno seguente dalla Russia sovietica di Lenin.
Dal 1807, dopo la pace di Tilsit tra Napoleone e Alessandro I di Russia, la Finlandia era stata un Granducato sotto l'amministrazione russa.
Dopo la dichiarazione d'indipendenza, in Finlandia scoppiarono disordini a causa della contrapposizione tra Rossi, che speravano di imporre anche in Finlandia l'esperienza bolscevica, ed i Bianci che temevano una riannessione dell'ex Granducato alla Russia sovietica.
I Bianchi, guidati dal generale Carl Gustaf Emil Mannerheim, grazie anche all'intervento della Germania, riuscirono ad avere la meglio sui Rossi.
Il 9 ottobre 1918 venne proclamato il regno di Finlandia, una monarchia costituzionale con a capo il re Väinö I di Finlandia, ovvero Federico Carlo d'Assia-Kassel, cognato dell'imperatore Guglielmo II.
Con la sconfitta della Germania nella prima guerra mondiale e la conseguenza abdicazione dell'imperatore Guglielmo II, anche il regno di Finlandia vede la sua fine con la rinuncia al trono di Federico Carlo il 14 dicembre 1918. Il regno di Finlandia era durato appena due mesi.
Nella primavera del 1919 nacque la Repubblica di Finlandia con Presidente Kaarlo .Juho Ståhlberg (1865-1952).
L'anno successivo, con il trattato di Dorpat, i sovietici riconobbero alla Finlandia il diritto di esistere come nazione indipendente.
Nel 1921 dopo una lunga contesa con la Svezia, la Società delle nazioni assegnò alla Finlandia le isole Åland abitate da una popolazione di lingua svedese. Solo negli anni trenta infine, a seguito di disordini, venne sancito costituzionalmente il bilinguismo (finlandese e svedese) dello Stato finlandese.
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